domenica 11 gennaio 2009

Core Tier 1 alla deriva ovvero ai derivati

(English version not available at the moment)
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Si parla insistentemente del Core Tier 1: per un istituto bancario, questo parametro è il rapporto tra il capitale proprio e gli impegni a rischio (ossia i crediti e gli investimenti a rischio di recupero). Più è basso il suo valore più è critica la posizione dell’istituto...

Eugenio Benetazzo, dal meeting di Cesena del 25 ottobre scorso, ha diffuso la tabella seguente:

ISTITUTO BANCARIO ............................... Core TIER 1 (%)

Banca CARIGE .............................................. 12,08 (<=> 12,08 / 100)
UBI Banca ................................................... 10,32
Credito Valtellinese .........................................10,22
Banco Popolare .............................................. 8,47
Intesa SanPaolo ............................................. 8,22
BIPIEMME .................................................... 7,53
MPS ........................................................... 7,01
Santander .................................................... 6,05
Unicredit ..................................................... 5,63
Credem ....................................................... 5,35
HSBC .......................................................... 5,26
BBVA ........................................................... 5,14
RBS ............................................................ 3,91
Société Générale ............................................. 3,74
BNP Paribas ................................................... 3,09
LLoyds ......................................................... 3,01
Credit Suisse .................................................. 3,01
Credit Agricole ................................................ 2,81
UBS ............................................................. 2,52
Barclays ........................................................ 2,41
Deutsche Bank ................................................ 1,69

Si tratta di un elenco parziale. Mancano del tutto le grandi finanziarie americane e non solo quelle… Né ricordo se Benetazzo abbia indicato la fonte da cui ha attinto questi dati.
Tuttavia è ragionevole credere che siano veritieri o, forse meglio dire, siano dati “ufficiali”.
Per Unicredit è quello sopra riportato, tant’è che, proprio in questi giorni, i vertici dell’istituto stanno facendo uno sforzo notevole per elevarne il valore di circa un punto percentuale con un aumento di capitale, nella speranza di mettere la quotazione del titolo azionario al riparo dalle “insidie” dei mercati, ossia dagli attacchi più o meno speculativi o più semplicemente dalle vendite, che hanno prodotto una forte perdita del valore del titolo stesso in quest’ultimo anno.
Già perché, di questi tempi, raddoppiare il valore del Core Tier 1 sarebbe impresa ciclopica; infatti occorrerebbe raddoppiare il capitale sociale oppure dimezzare i crediti inesigibili, entrambe operazioni alquanto difficili se non impossibili vista l’aria che tira…
Ma quello che sorprende della tabella, è il dato bassissimo di Deutsche Bank…
Non compare il dato di Commerzbank, seconda banca tedesca, ma non dev’essere stato molto alto nemmeno quello, visto che il Governo Tedesco, il giorno 8 gennaio scorso, ha nazionalizzato il 25% di questa banca, con apporto di nuovo e rilevante capitale pubblico, giusto per portare il Core Tier 1 al 10%... Il giorno dopo (ossia l'altro ieri rispetto alla data di questo post), per tutta risposta, il mercato azionario ha reagito con un -11% sul titolo…
Questo accade in Germania, primo Paese dell’Eurozona per importanza e peso economico. Chi ritiene che valga l'equazione Euro = Germania = Certezza + Solidità, potrebbe trovarsi a gestire qualche piccolo dubbio…
E cosa dire delle due più grandi banche svizzere nonché tra le più grandi banche al mondo, UBS e Credit Suisse? Entrambe, specie UBS, hanno già pesantemente pagato per il troppo modesto livello del Core Tier 1, in termini di perdita di valore dei loro rispettivi titoli azionari. In aiuto di UBS è recentemente intervenuta la Banca Centrale Svizzera mentre per CS è intervenuto un fondo petrolifero sovrano ma, in entrambi i casi, ben lungi dall’incidere sul loro rispettivo Core Tier 1 in misura significativa e tranquillizante. Se la crisi si dovesse accentuare, le due grandi banche (multinazionali oltre che svizzere) sarebbero nazionalizzate dalla Banca Centrale con il supporto dei contribuenti svizzeri?
Dell’Italia forse è meglio non parlare troppo, anche perché appare impresa non facile…

3 commenti:

Frankie ha detto...

da UBS:

Nazionalizzare le banche oppure no? Ubs prova a tracciare le conseguenze di una simile operazione dividendo in tre categorie gli istituti analizzati. Quelli con un Core Tier 1 (indice che misura la solidità patrimoniale delle banche) superiore all’8% non dovrebbero avere nessun bisogno di aiuti dallo Stato.
Banche con un Core Tier 1 compreso fra il 4% e l’8% dovranno invece ricorrere ai vari programmi governativi: emissione di bond, garanzie statali, accettando anche severe regole. Infine nella lista stilata da Ubs si trovano gli istituti con un Core Tier 1 sotto il 4%: per loro l'unica soluzione sarà la nazionalizzazione.
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Intesa Sanpaolo cede 30% Carifano a Credito Valtellinese

In data odierna, ottenute le necessarie autorizzazioni, Intesa Sanpaolo ha perfezionato l'operazione di cessione a Credito Valtellinese dell'intera quota detenuta dal Gruppo in Cassa di Risparmio di Fano, pari al 30% del capitale, e di subentro di Credito Valtellinese nel finanziamento che nel 2005 Banca Intesa - contestualmente all'acquisizione della quota del 30% da parte della controllata Intesa Casse del Centro - aveva concesso a una società facente capo a un gruppo di imprenditori locali per l'acquisizione del 69,9% del capitale di Carifano, a fronte della costituzione in pegno di tale interessenza.
La cessione del 30% di Carifano - per un corrispettivo pari a circa 100 milioni di euro, in linea con il valore di carico nel bilancio consolidato di Intesa Sanpaolo - ha un effetto positivo sul coefficiente patrimoniale Core Tier 1 del Gruppo pari a circa 6 punti base.
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Credito Valtellinese, acquisto controllo Carifano

Acquisito il controllo di Carifano - Cassa di Risparmio di Fano S.p.A. una nuova banca del territorio nel Centro Italia per il Gruppo Credito Valtellinese
Perfezionato l'acquisto dell'81,63% del capitale sociale di Carifano da Intesa Sanpaolo e da F.C.M. ad un prezzo complessivo di 381 milioni di euro
Creval darà corso ad un'OPA volontaria sul 13,37% del capitale sociale di Carifano, attualmente detenuto da altri soci, per un controvalore massimo pari a 73 milioni di euro, a conclusione della quale il Credito Valtellinese potrà detenere sino ad un massimo del 95% di Carifano, mentre il restante 5% resterà a F.C.M.
I coefficienti di solvibilità attesi al 31.12.2008, pari a 6,8% il core tier 1 e 10,3% il total capital ratio, confermano la solidità patrimoniale del Gruppo Creval.
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24 Ore del 26/2/2009

Unicredit (+4,33% a 0,999 euro) e IntesaSanpaolo (+4,7% a 1,962 euro) avrebbero già prenotato i cosiddetti Tremonti Bond, per un ammontare di tre miliardi a testa. Sui nuovi titoli ci sarebbero anche Monte dei Paschi di Siena (+2,02%) e il Banco Popolare (+3,67%), che sarebbero intenzionate a sottoscriverne 1,5 miliardi a testa.

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Questi dati - estrapolati da fonti sicuramente attendibili - sembrano essere profondamente differenti da quelli esposti nella tabella. Questo consente di dire che la realtà bancaria italiana (della quale - per chiarezza - io faccio parte) è un pò meno brillante di quanto sembri pur se - a mio avviso - non desta alcun motivo di particolare preoccupazione.

Silvano Porcile ha detto...

Mi scuso nei confronti di Frankie per non avere letto per tempo il suo commento. La ragione è molto semplice: come si può chiaramente vedere, i miei post normalmente non sono oggetto di commenti; oltretutto la presenza di un commento, l'ho notato in questa circostanza, non risulta molto visibile...
Ringrazio Frankie per il suo apporto, che denota conoscenza della materia oltretutto vista dall'interno del settore, più del sottoscritto che vede il mondo delle banche soltanto dall'esterno, al più nei contatti come cliente...
Finalmente un riscontro ai miei monologhi!
Siccome so di avere dei limiti nelle mie conoscenze e capacità di analisi in materia ecomonica e finanziaria, ben venga ogni intervento correttivo e migliorativo...
Un cordiale saluto a Frankie e a chiunque mi legga.

Silvano Porcile ha detto...

Grazie a Frankie che mi ha dato lo spunto, ho provveduto a modificare l'impostazione dei commenti in modo da essere informato via e-mail all'atto del loro inserimento, con possibilità di replica da parte mia la sera stessa al ritorno dal lavoro o, al più tardi, nel successivo fine settimana.
Anche in questi dettagli ho e mostro i miei limiti!
Ancora cordiali saluti.