domenica 9 maggio 2010

Probabile scenario prossimo futuro...

... ovvero l'effetto perverso dei tentativi di risanamento dei debiti pubblici sulla crisi economica
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I maldestri tentativi di risanamento dei debiti e deficit sovrani, in risposta all'aggravarsi delle crisi finanziarie e valutarie in atto, così come si preannunciano (tanto per la Grecia quanto per gli altri Paesi dalle finanze dissestate), procederanno su diversi fronti:
1°) Taglio delle spese che gravano sui bilanci pubblici;
2°) Aumento delle imposte dirette e indirette (nuove imposte locali, IVA, accise sui carburanti, ecc.);
3°) Altro ancora qualora la situazione dovesse volgere al peggio...
L'effetto perverso di tutti questi provvedimenti sarà quello di aggravare la già pesante crisi economica...
Il classico cane che si morde la coda o molto peggio, visto che si tratterà più di una spirale discendente che di un cerchio...
Lo scenario che più si addice a questa involuzione pare essere la Stagflazione, sinteticamente e letteralmente definibile come 'Stagnazione combinata con l'inflazione'...
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Quando si parla di ciclo macro-economico, la mente corre alla sinusoide perfetta (The Cycle of Deflation / Il Ciclo della Deflazione). Ma l'evolversi della realtà economica non è mai riconducibile ad una tale semplicistica rappresentazione.
Il ciclo attuale dev'essere non poco contorto, soprattutto per il pesante, persistente e distorcente effetto dell'interferenza dei potentati finanziari.
La Stagflazione è una configurazione complessa, non foss'altro che per il mix delle configurazioni di base che la originano.
Per capire se di quella si tratta e che cosa esattamente sia, vale la pena di partire dall'esame delle svariate ma più semplici configurazioni macro-economiche di base e loro rispettive definizioni (fonte prevalente Wikipedia), anche se a qualcuno, più preparato di me, può apparire dispersivo:
1) Deflazione: diminuzione del livello generale dei prezzi (l'opposto di inflazione); tra le principali cause d'innesco vi è la scarsità di moneta; è considerata negativamente anche per il rischio che degeneri nella temuta spirale deflazionistica; è di norma correlata con la recessione/depressione;
2) Inflazione: generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi che produce una diminuzione del potere d'acquisto della moneta (gli economisti concordano che elevati tassi di inflazione possono essere causati da una eccessiva crescita della moneta circolante);
3) Disinflazione: rallentamento del tasso di inflazione;
4) Reflazione: azione di stimolo dell'economia con inezione di moneta e liquidità o riduzione delle imposte (l'opposto di disinflazione); antidoto alla deflazione;
5) Stagnazione: persistere di modeste variazioni del PIL e del reddito pro-capite;
6) Recessione: marcato rallentamento (secondo diversi livelli di gravità) dell'attività economica per un prolungato periodo di tempo; di norma correlata con la deflazione, è caratterizzata da:
6.1) caduta della produzione (PIL), dell'occupazione, degli investimenti, del livello di utilizzo delle risorse e fattori produttivi disponibili, dei profitti per le imprese e del reddito delle famiglie;
6.2) crescita dei fallimenti e della disoccupazione;
7) Depressione: forma più grave ed estesa di recessione; convenzionalmente è associata ad un grave e prolungato declino dell'attività produttiva e degli investimenti e ad un elevato tasso di disoccupazione; è di norma correlata con la deflazione;
8) Iperinflazione: inflazione molto alta o fuori controllo (i prezzi aumentano rapidamente e la cartamoneta perde di valore in continuazione).
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Una sorta di Reflazione degenere si è avuta con la enorme immissione di denaro pubblico, finalizzata però al salvataggio delle grandi banche e istituzioni finanziarie (troppo grandi per essere lasciate fallire) negli USA (ma non solo) e non allo stimolo dell'economia...
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Ma dalle precedenti definizioni, già si comprende che Stagflazione può essere qualcosa di più complesso rispetto dal binomio Stagnazione + Inflazione.
Tenendo fuori dal contesto (con i debiti scongiuri) la Depressione, si potrebbe partire da un mix di quattro configurazioni base: Stagnazione/Recessione/Deflazione/Inflazione.
Ma Stagnazione è una configurazione più lieve rispetto alla Recessione e ottimistica rispetto alle prospettive che si vanno delineando, per cui può essere realistico 'ridurre' la Stagflazione ad un mix di tre sole configurazioni: Recessione/Deflazione/Inflazione.
A questo punto c'è solo da giustificare la coesistenza tra Deflazione e Inflazione (che, secondo le rispettive definizioni, sono in antitesi) e il 'gioco' è fatto:
> Deflazione per il mercato immobiliare, già reduce da una consistente impennata nei prezzi ( e magari per il mercato di certi beni voluttuari);
> Inflazione per i prodotti energetici (carburanti in primo luogo) e di consumo primario.
(A proposito di gioco, può sembrare quello delle tre tavolette ma non è così, anche perchè quest'ultimo io non lo saprei fare...)
Una rappresentazione della Stagflazione viene da Wikipedia (versione in inglese): può aversi quando un 'economia subisce uno shock, come ad esempio un forte incremento del prezzo del petrolio che causa un generale aumento dei prezzi di beni e servizi al consumo e nel contempo il rallentamento dell'economia stessa... Ma, senza troppo modificare questo concetto, pare più che sensato concludere che la Stagflazione si provoca anche quando un'economia in forte difficoltà (come sta accadendo attualmente) subisce gli effetti di sistematici aumenti dei prodotti petroliferi, di inasprimenti nell'imposizione fiscale, dei maggiori oneri che finiscono per gravare sul reddito delle famiglie in conseguenza dei tagli alle voci di spesa dei bilanci pubblici...
Il tutto, ce ne fosse bisogno, condito con un sostanziale forte deprezzamento, forse senza precedenti, delle principali valute causato dagli indebitamenti sovrani...
Ci sarà da constatarne, di volta in volta, Paese per Paese, il livello di gravità e gli effetti sulle condizioni di vita... ma anche le reazioni di chi sarà chiamato a pagare...
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Solo dopo aver scritto questo post, constato che in rete risultano già 'battezzati' altri due 'nuovi' termini, sopra non menzionati:
> Recflation or Inflationary Recession (recflazione), ossia Recessione + Inflazione;
> Depflation or Inflationary Depression (depflazione), ossia Depressione + Inflazione;
analiticamente definite come "more intense forms of stagflation (stagnation + inflation) with inflation in consumer prices accompanying a severe business slowdown..."
Per la 2^ configurazione, come già detto a proposito della Depressione, c'è da fare gli scongiuri...
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Di chi la colpa o, più propriamente, il dolo per il disastro annunciato?
Come già detto in precedenti post, dei faccendieri della finanza e della politica.
I primi hanno imperversato principalmente in questi ultimi anni; vale la pena di ricordare che i principali speculatori e artefici dei recenti (e tutt'altro che esauriti) disastri finanziari si identificano nelle grandi banche stesse, in primis quelle salvate con i soldi pubblici, già più volte menzionate, le quali continuano imperterrite nella 'meritoria opera' (uno preparato sull'argomento, anche per via dei suoi trascorsi, è il governatore della banca d'Italia Draghi)...
Gli altri, i faccendieri della politica, contorniati di intrallazzatori, sono tra quelli che hanno governato Paesi come il nostro, da cinquant'anni ad oggi, dai governi centrali ai più piccoli comuni, passando per gli enti pubblici territoriali e non, dilapidando risorse pubbliche nei modi più disparati e rubando a man bassa, in un crescendo inarrestabile.
Come individuarli? Taluni caporioni escono allo scoperto anche in questi giorni: basta applicare il vecchio e sempre valido adagio Il primo gallo che canta ha fatto l'uovo... e sono presto individuati...
A tutti, compresi gli eventuali eredi, andrebbe sottratto il maltolto e fatti risarcire gli enormi danni provocati, con gli interessi e non solo.... Tutto questo prima di far pagare ai cittadini incolpevoli gli insopportabili costi della crisi e le incolmabili voragini nei conti pubblici...
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