martedì 13 luglio 2010

L’idea del fondo per salvare le banche dal fallimento…

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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-07-13/fondo-privato-aiutare-banche-080018.shtml?uuid=AYUoBP7B
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In pratica un fondo, finanziato su base volontaria dalle 20 principali banche europee (si legge), per salvare ‘talune di loro’ dal fallimento…
“Per ogni miliardo di Euro di garanzie fornite, le banche in difficoltà potrebbero raccogliere sul mercato fino a 10 miliardi, risolvendo almeno parte dei propri problemi di liquidità” (si legge ancora). Effetto leva applicato alla crisi, qualcuno dirà…: un po’ come vendere droga al drogato per toglierlo dal giro…
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Qualche domanda ‘sorge spontanea’:
1) Certi banchieri si scoprono improvvisamente altruisti… o pensano piuttosto ai propri guai di bilancio, guai che si guardano dal divulgare finché bubbone non esplode?
In altri termini: sono improvvisamente diventati delle specie di Robin Wood o sono i soliti opportunisti?
2) Ma la crisi finanziaria non era superata?
3) Che cosa hanno a bilancio di così preoccupante (e sconosciuto ai comuni mortali) certe grandi banche? Crediti inesigibili? Il vecchio e inalienabile fardello di titoli tossici? Titoli spazzatura emessi da soggetti ‘al di sopra di ogni sospetto’? E in quali quantità? (Verrebbe da temere in grandi quantità…).
In buona sostanza si tratta di capire il ‘movente’ di questa iniziativa, questione non facile, per rispondere agevolmente a queste domande…
Una cosa è certa: solo se si conoscesse la reale portata dei guai delle banche europee e di quali banche si tratta, si potrebbe capire se l’iniziativa è ‘seria’ o è solo una messinscena-paravento, del tipo casa di paglia dei tre porcellini
Si saprà qualcosa di sostanziale con i prossimi Stress Tests sulle banche? Improbabile… Saranno test ‘pilotati’ per non dire 'manipolati'…, come quelli fatti negli USA a suo tempo… FED & "Stress Test" on Banks / Federal Reserve & "Stress Test" alle banche.
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Aggiornamento del 14 luglio 2010
UniCredit emette bond 'perpetuo' per 500 mln di Euro
Una carrellata di nuovi termini (beninteso, nuovi per un dilettante come il sottoscritto), negli articoli online:
Bond perpetuo, bond ibrido, bond Tier 1, hybrid Tier 1, strumento innovativo, capitale ibrido, un bond (che, per definizione, rappresenta un debito per l'emittente) che serve a rafforzare il capitale dell'istituto di credito? Come si può spacciare un debito per una quota di capitale sociale? Un ibrido tra un bond tradizionale e un aumento di capitale sociale? Mi arrendo: roba da 'professionisti dell'alta finanza'...
Però, c'è una frase nell'articolo Reuters (penultimo link) che vale la pena di riportare: "Nel prospetto informativo dell'operazione, di cui Reuters aveva ottenuto una copia ieri, si legge che il bond verrà rimborsato anticipamente, anche prima della call fissata al 2020, nel caso in cui, con l'entrata in vigore delle regole di Basilea 3, questa tipologia di strumenti venisse esclusa dal computo del patrimonio di base." Ah, però...
Davvero allettante poi il rendimento annuo o cedola che dir si voglia: 9,375%!!! Roba da Gran Signori...
I rating attesi per questa emissione? 'Baa3' da parte di Moody’s e 'BBB' per Fitch".
(Vecchio post sulla materia: Core Tier 1 alla deriva ovvero ai derivati, dell'11 gennaio 2009)
Ad ogni buon conto, che dinamismo questa UniCredit! Ne comb... ehm... emette una al giorno!
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Ma UniCredit non è la prima banca italiana a fare ricorso a questo tipo di strumento: già Intesa Sanpaolo aveva emesso bond perpetuo per 1,5 miliardi di Euro nell'ottobre 2009...
In entrambi i casi, si tratta di emissioni destinate a clienti 'istituzionali', non 'retail'...
Qualche 'malalingua' sostiene si tratti di una sorta di 'catena di S. Antonio' o di 'schema Ponzi', messo in atto tra grandi istituzioni bancarie consenzienti per sostenersi a vicenda, in un contesto finanziario tutt'altro che sotto controllo...
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