martedì 5 luglio 2011

Val di Susa: Claudio Burlando, un NO TAV a sorpresa?


Il Governatore della Liguria (già Ministro dei Trasporti) bolla oggi il progetto TAV come un'opera dispendiosa e assurda.
In buona sostanza aderisce alle ragioni dei NO TAV...

Si tratta ora di capire se la sua presa di posizione (che riconosce essere dirompente nel panorama politico pro TAV pressoché unanime) rimarrà un caso isolato o sarà in grado di influenzare altri, specie nelle file del Partito Democratico...
C'è chi la vedrebbe come l'ultima chance (e segnale di un tentativo) di riabilitazione politica degli esponenti di quel partito, ancorché tardiva ovvero fuori tempo massimo rispetto alla 'tabella di marcia' del progetto TAV...

Ma, in realtà, la 'conversione' e le motivazioni di Burlando non sono giunte come un fulmine a ciel sereno...

Per la cronaca, ecco in estrema sintesi lo stato attuale del 'TAV e corridoio ligure' di Burlando:
> tratta Genova-Ventimiglia in parte (diverse decine di km) ancora a binario unico; tempo di percorrenza dei 160 km, riferito ai treni passeggeri Intercity, non meno di 2 ore e mezza ÷ 3 ore (che equivale ad una media di non più di 50÷60 Km/h), sempre che tutto fili liscio; non parliamo dei tempi delle tradotte passeggeri e merci...;
> quaranta stazioni (di altrettante città, cittadine e paesi rivieraschi) da superare;
> nodo ferroviario di Genova risalente alla prima metà del '900 o di ben poco più evoluto, almeno in termini di rete di binari;
> idem per le linee di superamento dell'Appennino;
> scali ferroviari merci molto male integrati con i terminal marittimi (che sono orientati allo scarico da nave, movimentazione e trasporto dei container su gomma, non su rotaia): una differenza abissale con le realtà portuali del Nord Europa;
> conseguente impossibilità di operare un servizio container ferroviario rapido shuttle, tra i terminal portuali di Genova e un dry port posto oltre Appennino (area di Alessandria);
> solo qualche treno porta-container al giorno dal Voltri Terminal Europa transita verso il nord Italia (e viceversa) sfruttando la nuova e costosissima bretella di raccordo Voltri Mare - vecchia linea a binario unico Genova-Borzoli-Ovada-Alessandria (anch'essa risalente ai primi decenni del '900), con velocità che, in certi punti a salire, non supera i 30÷35 km/ora;
> altro ancora...

Interessante come riferimento e fonte di informazione, anche se non recentissimo (forse 2005, sicuramente ante crisi economica), il report al link seguente:

Nella relazione si legge della reale possibilità di incremento del traffico container dai terminal portuali dell'area genovese verso il retroterra sulla rete ferroviaria esistente, in particolare sulle tratte secondarie. Una rete che, pur vetusta per molti aspetti e limitante per le velocità consentite (come sopra evidenziato), è pur sempre sotto utilizzata rispetto alla sua piena capacità. Una saturazione che non si è certo raggiunta in questi ultimi anni, e non solo a causa della crisi economica.
Un dettaglio che la dice lunga sui limiti organizzativi e condizionamenti interni ed esterni nella logistica d'insieme e ferroviaria in particolare, sulle resistenze a sviluppare il trasporto container su rotaia da parte dei soggetti chiamati in ballo e l'incapacità a tirare le fila come si converrebbe da parte degli enti preposti.

Il 'compagno' Governatore ne ha di strada da fare con 'il suo corridoio ferroviario regionale'. E non s'illuda che tutto si risolva con il famoso 'terzo valico' appenninico di cui tanto si parla in questi giorni a Genova, se nulla poi cambia nell'approccio alla logistica del trasporto merci.

Nel report sopra richiamato, alla pag. 28, si legge ancora: "Il limitato inoltro ferroviario del porto di Genova, scarica sul trasporto gommato la parte preponderante dei traffici, con conseguente congestione delle infrastrutture autostradali che determinano limiti insuperabili di saturazione e quindi bloccano la crescita del porto."
A questo punto ci sarebbe da tirare in ballo 'il toccasana' della 'gronda' autostradale genovese, con rischio di finire chissà dove, sicuramente fuori tema (anche se non del tutto)...

Nella foto la tratta ferroviaria sopraelevata a doppio binario della bretella Voltri Mare - Ge-Borzoli nel punto di superamento della Ventimiglia-Genova e dell'Aurelia, tra Ge-Pegli e Ge-Prà.
La bretella è lunga circa 9 km, di cui 7,4 in galleria e il resto su viadotto (quello dell'immagine). E' attiva dai primi anni 2000 ed è costata 450 miliardi di vecchie lire oltre ad enormi problemi di impatto ambientale nelle aree densamente urbanizzate di Prà-Pegli.
E' una linea dedicata esclusivamente al trasporto merci (container in particolare), non utilizzabile come linea passeggeri in quanto taglia fuori il nodo principale di Genova. E questo vale tanto oggi come in futuro allorquando diventasse realtà il tanto discusso 'terzo valico' appenninico, con il quale è previsto che si raccordi.
Oggi, come già detto, vi transita soltanto qualche convoglio porta-container al giorno (qualche unità s'intende, niente di più). E i presupposti, già citati, sono tali da ritenere che non se ne farà granché di meglio e di più per chissà quanti anni a venire, senza o con il 'terzo valico'...
Un enorme e impattante investimento quasi fine a se stesso, con un ritorno economico del tutto trascurabile, forse come una buona parte degli investimenti pubblici in Italia...

Significative consonanze tra queste pur limitate osservazioni e l'articolo di Rifondazione-Genova al link http://www.rifondazionegenova.org/Joomla_1.5.20_ita-Stable/index.php?option=com_content&view=article&id=1018:burlando-il-no-tav-e-il-terzo-valico&catid=43:opinioni&Itemid=54

Detto tutto questo, resta valida la presa di posizione del Governatore ligure contro il progetto TAV in Val di Susa, opera che giudica costosissima e senza senso. E ne va preso atto.
In fondo la Val Susa già ospita una linea ferroviaria internazionale di tutto rispetto (ovviamente a doppio binario), linea che collega egregiamente l'Italia e la Francia attraverso il traforo del Frejus (13,6 km di lunghezza), tra Bardonecchia a Modane... Sicuramente anche quella non satura rispetto alla sua potenziale capacità...

Aggiornamento del 7 luglio 2011:
Il punto di vista dei francesi (e non solo)...

Aggiornamento dell'8 luglio 2011:
> UE verso il taglio dei fondi TAV...
> TAV, Bersani si aspetta che tutto il PD si attrezzi per gestire il SI'...
(L'importante è avere la coscienza apposto: sentirsi ma anche essere dalla parte del giusto... Per non patirne, presto o tardi, le conseguenze...)

Aggiornamento del 15 luglio 2011
Burlando ritorna sul tema...
Interessante intervista, in particolare la penultima domanda del giornalista de Il Fatto Quotidiano: "Ma davvero basterebbe un collegamento Av con la Pianura Padana per togliere migliaia di tir dalla tangenziale di Genova?"
Risposta del Governatore ligure: "No di certo. Dopo le infrastrutture ci vogliono anche le decisioni politiche".
Finalmente un pò di chiarezza!
Tutto nella giusta sequenza, qualcuno dirà...
Dev'essere "la politica applicata alla logistica", una disciplina ostica ai più. Burlando ovviamente fa eccezione... Ma è in buona compagnia: esperti in materia anche tutti i suoi 'compagni' e amici politici, sostenitori del TAV in Val Susa...

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