venerdì 18 maggio 2012

L’incombente catastrofe globale da derivati…


Riemerge, in tutta la sua colossale dimensione, lo spettro dei derivati.
Più che uno spettro, è l’equivalente di una gigantesca atomica di migliaia di megaton, pronta ad esplodere e a disintegrare il pianeta globale della finanza e dell’economia.
Di quella roba che si crea ma non si distrugge e che lievita in continuazione, come l’entropia della terra e dell’universo.
I manipolatori dell’alta finanza cercano da anni di occultarne o almeno di mimetizzarne l’esistenza e i relativi potenziali, catastrofici effetti ma, fatte le debite proporzioni, è come nascondere la polvere sotto il tappeto: prima o poi salta fuori…
E, non certo per la polvere sotto il tappeto ma per i derivati, più passa il tempo più la deflagrazione sarà catastrofica…
L'allarme derivati è stato ripetutamente lanciato in passato, ma senza alcun risultato...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/11/i-derivati-valgono-10-economie-mondiali-e-la-regolamentazione-resta-lontana/117519/

Nella puntata del 17 maggio 2012 di Servizio Pubblico, è Roberto Sommella, vicedirettore di Milano Finanza, a fare il punto…
J.P. Morgan Chase è la prima banca classificata per esposizione in derivati: 71mila miliardi di $: grosso modo l’equivalente del PIL mondiale!
L’esposizione totale in derivati delle 9 più grandi banche negli USA (con ramificazioni in tutto il mondo), è pari a circa $ 228.720 miliardi di $!
La conferma di questi numeri da capogiro viene dal Web
http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2012/03/derivs%20by%20bank.jpg
> http://demonocracy.info/infographics/usa/derivatives/bank_exposure.html (con tanto di impressionanti rappresentazioni grafiche tridimensionali).
I dati non sono recentissimi (risalgono al 31 dicembre scorso) e circolano in rete già da qualche tempo...
http://icebergfinanza.finanza.com/2012/05/11/jp-morgan-e-il-buco-del-derivato-groviera/

Le cifre in ballo sono percepite da tutti, tanto dagli addetti ai lavori quanto dai non addetti, come totalmente fuori dal seminato e fuori controllo…
Il ‘grande business’ di queste grandi banche ("troppo grandi per essere lasciate fallire" ci raccontarono nel lontano 2008...), prime artefici in assoluto in speculazioni di ogni sorta, non va sempre e solo a discapito dei loro clienti e interlocutori…
Per tutte le altre grandi banche (europee incluse) non comprese nell'indagine, aspettiamo di avere analoghe notizie aggiornate...

Riguardo all’Italia, il Tesoro ha recentemente patito, nei rapporti con Morgan Stanley, come ‘tributo alla causa’, la ‘modica’ perdita di 2,57 miliardi di €, lo stesso ordine di grandezza della recente manovra Monti sui pensionamenti... (fonti: Roberto Sommella e Gad Lerner a Servizio Pubblico e Il Fatto quotidianoIcebergfinanza online, link indicati qui appresso). In tutto, quasi 6 miliardi di € persi dalle finanze statali in derivati andati male dal 2007 a tutto il 2011...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/20/derivato-bomba-la-vera-storia-del-buco-al-tesoro/198052/
http://icebergfinanza.finanza.com/2012/03/19/italia-160-miliardi-di-derivati-monti-e-la-leggenda-del-pirata-morgan-stanley/
Si tratta di danni enormi alle casse dello Stato e ai cittadini. Ci sarebbe da individuare subito i responsabili e metterli al muro, senza esitazione alcuna… Si sente tanto parlare di terrorismo ma non relativamente a questo filone…
http://www.gadlerner.it/2012/03/22/chi-firmo-quel-contratto-con-morgan-stanley.html
Il resto, forse più giusto dire il grosso, si legge che deve ancora venire, non solo per lo Stato ma anche per molte regioni, comuni ed altri enti pubblici, banche e altre istituzioni finanziarie, così come per altri soggetti ancora, convertitisi alla (non più tanto) allegra finanza in questi ultimi anni…
http://it.ibtimes.com/articles/29511/20120514/eurostat-italia-maglia-nera-nel-possesso-dei-derivati.htm
Già perché solo l’ammontare dei contratti in derivati stipulati dal Tesoro italiano pare sia di 160 miliardi di €, da cui  potrebbero 'derivare' perdite effettive stimate in 23,5 miliardi di € (dei quali i sopra menzionati 2,57 miliardi, già pagati a Morgan Stanley, sarebbero solo un 'assaggio') (fonti: ancora Roberto Sommella e ancora Il Fatto Quotidiano, Icebergfinanza e IBTimes, stessi link sopra riportati).
Il Comune di Torino, dei ‘compagni’ Chiamparino (ieri) e Fassino (oggi), è uno dei più eclatanti esempi tra gli enti locali inguaiati dai derivati, caso peraltro menzionato da Marco Travaglio nella stessa puntata di Servizio Pubblico (Chiamparino premiato per 'meriti sul campo' con la presidenza della potente Compagnia di S. Paolo, spiega Travaglio… e dal Web la conferma... http://www.compagnia.torino.it/News/Sergio-Chiamparino-nuovo-presidente).

La netta evidenza è che, di fronte a disastri finanziari di tale portata, non esistono manovre risolutive né tampone…
Il bello (si fa per dire) è che il tutto va a deflagrare paurosamente su una crisi finanziaria ed economica che, già di ‘proprio’ (si fa ancora per dire), viaggia a spron battuto verso il baratro…
Anche un bambino dell’asilo può stimane la catastrofica dimensione degli effetti che si andranno a sovrapporre, le cui cause (come, di conseguenza, saranno gli stessi effetti) appaiono di differenti ordini di grandezza… 

“Qui si schianta tutto”, altro non viene da pensare.
Salvo comprendere meglio del perché di un Draghi (già uomo di Goldman Sachs) alla BCE e Monti (già advisor per la stessa banca e membro del Club Bilderberg) con annessi banchieri al governo italiano. Ma è una spiegazione che mette ancor più sconcerto, anche perché appare ben lungi dall'essere la soluzione al mostruoso problema generato da quegli stessi ambienti…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/11/goldman-sachs-lato-ombra-draghi-monti/169987/
http://porcilesilvano.blogspot.it/2012/02/monti-membro-permanente-del-club.html

[Qualche post precedente, dal contenuto peraltro molto limitato e riduttivo rispetto alla reale portata del disastro…
> http://porcilesilvano.blogspot.it/2010/02/leapeurope-2020-bollettino-n-42-del-15.html]

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