lunedì 8 aprile 2013

La crisi del Bel Paese, un mostro a tre teste...

Crisi economica, crisi finanziaria, crisi politica...

Un mix sinergico di tre concause che, interagendo tra loro, ingigantiscono di giorno in giorno...
Ma a vista d'occhio ingigantisce anche il loro conseguente, distruttivo effetto cumulato.

Il mai risolto scandalo dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese private è uno dei tanti 'fenomeni' che ben rappresentano il mostro a tre teste che ingigantisce a dismisura, contribuendo pesantemente a distruggere il tessuto economico e sociale del Paese...
Alla radice di questo scandalo, secondo la più banale delle analisi, sta il fatto che non ci sono più soldi nelle casse pubbliche, solo montagne di debiti che i maneggioni dell'alta finanza cercano invano di 'appianare' con l'accensione di ulteriori nuovi debiti...
Chissà come, sembra che i soldi ci siano (ma in realtà trattasi di ulteriori, enormi indebitamenti) solo per il TAV e altre grandi opere faraoniche, assai vantaggiose... per le tasche di pochi...

In politica, oggi, ci pensa il compagno Napolitano ad allungare un'ombra sinistra...
«Moralizzatori fanatici e distruttivi» Napolitano loda le larghe intese
Tutte scontate le sue battute, per la verità (vedansi molti dei post che precedono).
Ma ciò non toglie che si configurino come una insostenibile zavorra per il futuro della politica italiana...
Caro compagno presidente, nulla è più come nel passato, allorquando potevate allegramente procedere ipotecando il futuro di un'intera nazione... Oggi siamo alla resa dei conti... Qui si va a fondo... E i primi a crepare sono quelli nella stiva... non certo voialtri sui ponti alti di comando...
Il comandante Schettino, si è dovuto ripetutamente constatare, è tutt'altro che un caso isolato nel panorama italiano...

Affrontare e sconfiggere un mostro ad una sola testa lasciato crescere a dismisura sarebbe già impresa durissima. Affrontarne e sconfiggerne uno a due teste sarebbe da super-eroi.
Inconcepibile vincerne uno a tre teste...

E' suonata l'ora del «Si salvi chi può», secondo più d'uno...

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