domenica 23 marzo 2014

24 marzo 1980: martirio di Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador…


http://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Romero

Per non dimenticare Lui, il sanguinario regime che lo ha condannato a morte e il clima di diffidenza (più che di indifferenza) che lo ha circondato e isolato (da vivo ma anche da morto) nel suo stesso ambiente di Ministro del culto… E non certo da parte degli ultimi… (*)

Un certo parallelo si può fare con le vittime di mafia, abbandonate al loro destino nell'indifferenza, che spesso degenera in complicità, di certi poteri che rappresentano lo Stato…

Ci sono conflitti, presenti o passati, per i quali c’è da chiedersi quale sia o sia stato per le vittime e martiri il fronte più insidioso…
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(*) Un vecchio post che accenna a quest'aspetto... Karol Wojtyła, uno di quelli ...

Aggiornamento del 24 marzo 2014
Si legge sul sito di Radio Vaticana (la voce del Papa e della Chiesa in dialogo con il mondo):
El Salvador: il Paese ricorda l’assassinio di mons. Romero
Solo El Salvador lo ricorda?

Aggiornamento del 05 aprile 2014
Giovani fiamminghi intervistano Papa Francesco...
Uno stralcio dell'intervista:
... Un giovane gli chiede cosa gli abbiano insegnato i suoi errori. Papa Francesco afferma che gli sbagli sono“grandi maestri di vita”:
“Grandi maestri: ti insegnano tanto. Anche ti umiliano, perché uno può sentirsi un superuomo, una superdonna … e tu sbagli e questo ti umilia e ti mette al tuo posto. Io non direi che io da tutti i miei sbagli ho imparato: no, credo che da alcuni non ho imparato perché sono testardo e non è facile imparare. Ma da tanti sbagli ho imparato e questo mi ha fatto bene, mi ha fatto bene. E anche riconoscere gli sbagli. Ho sbagliato qui, ho sbagliato là, sbaglio là … E anche essere attento per non tornare allo stesso sbaglio”.

Una ragazza gli chiede: “Ha un esempio concreto di come ha imparato da uno sbaglio?”:
“Per esempio, nella conduzione della vita della Chiesa: io sono stato nominato superiore molto giovane e ho fatto tanti sbagli con l’autoritarismo, per esempio. Io ero troppo autoritario: a 36 anni … E poi, ho imparato che si deve dialogare, si deve sentire cosa pensano gli altri … Ma non è stato imparato una volta per sempre! E’ lunga la strada...”.

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Integrazione del 31 maggio 2014
Che cosa si aspettavano di sentire dal Papa, quei giovani fiamminghi, in risposta alle loro domande? Quello che ha loro risposto o altro ancora?
Sulla rete si incrociano notizie che non si conoscono a fondo, quanto meno sorprendenti per non dire angoscianti (non tanto su tale giornalista Eugenio Scalfari, ovviamente)...
http://www.today.it/rassegna/bergoglio-videla-gesuiti.html
http://portale.democraticinelmondo.eu/internazionale/papaclarin
http://www.igiornielenotti.it/?p=15541
http://www.lastampa.it/2013/03/19/italia/cronache/il-clarin-pubblica-la-testimonianza-di-bergoglio-al-processo-contro-la-dittatura-ozApwowKnm9JePNvodasoM/pagina.html
Il video sulla testimonianza (resa l'8 novembre 2010 e durata quasi 4 ore!) dell'allora arcivescovo di Buenos Aires davanti ai giudici del tribunale federale costituito per giudicare i crimini contro l'umanità commessi dalla dittatura Videla, era già stato in qualche modo menzionato e mostrato, limitatamente a qualche passaggio, sui media TV nazionali dopo la sua ascesa al soglio pontificio...
"Perché impegnarsi per il rilascio dei due gesuiti soltanto?"; "Avrebbe rischiato la vita lui stesso reclamando la liberazione di tutti i detenuti dal regime militare?" "Avrebbe potuto fare di più per salvare la vita ad una parte almeno di quei 40mila arrestati, torturati ed eliminati dal regime (30mila i Desaparecidos e 10mila gli assassinati di cui sono stati ritrovati i corpi)?"... Domande che appare legittimo porsi... E che forse, in tribunale, nelle quasi 4 ore di testimonianza (che non si trova pubblicata per intero), gli sono state poste...
E poi ancora: "Perché padre Francisco Jalics ha dichiarato di essersi da tempo riconciliato con Bergoglio se questi si era prodigato per farlo rilasciare dai militari?". "Gli antefatti e i rapporti tra i due gesuiti imprigionati e poi liberati e padre Bergoglio sono quelli descritti nel sito I giorni e le notti di cui al 3° link sopra riportato?". Ma anche e non certo ultimo: "Che ruolo hanno svolto la gerarchia e i vertici della chiesa cattolica? Si sono resi complici della giunta militare o più 'semplicemente' succubi o quanto meno ne hanno coperto il genocidio, come si è indotti a ritenere?
http://it.wikipedia.org/wiki/Desaparecidos

Aggiornamento del 21 giugno 2014
Papa Francesco, dalla Piana di Sibari (Cosenza), dichiara scomunicati gli appartenenti alla 'ndrangheta e tutti i mafiosi in quanto "adoratori del male"...
La scomunica, per analoghe ragioni, ci sarebbe voluta anche per Videla e la sua cricca di militari stragisti sanguinari, macchiatisi  di delitti contro l'umanità tra i più efferati che si conoscono, costasse quello che costasse...
Aggiornamento del 22 giugno 2014
Papa Francesco, oggi all'Angelus, condanna duramente la tortura: "Chi Tortura commette peccato mortale"...

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